Sotto il sole di Creta
- Francesca Ancona
- 27 apr 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Atterrata a Chania, o Xania, avverto subito un non so che di familiare. Gli ulivi, la campagna, il colore della terra, i muretti di pietra, ecco, mi dico, siamo nel prolungamento della mia Puglia. La sensazione è così forte che telefono a mia madre e le dico che qui, all'isola di Creta, tutto parla di Puglia, mare, campagna, persino le vie della città e il lungomare con i suoi ristoranti e caffè, lo stile è quello, le strade strette, le case, insomma nulla di nuovo, mi sembra di stare a casa mia. Solo, le dico, che il mare pare un po' più maldiviano e il turismo è un pochino più sviluppato. Andando avanti, nei giorni dopo, invece mi accorgo di quante impressioni mi dia questa terra oltre il sapore pugliese; e ricordo la Sicilia, le isole come Pantelleria, e l'aspra Sardegna, ma anche la malinconica Croazia e la ruvida Corsica, tutto in una sola isola, Creta. Creta è una grande isola e le città sulla costa non sono tante. Da subito ci si comincia a perdere sui rilievi che man mano diventano sempre più alti. Una lunga costiera che abbraccia tutto e porta a sud, difronte al Mar della Libia. E' qui che lo spettacolo si fa grandioso e unico, e accanto alle già citate sensazioni di deja vu nostrano vi abbini anche l'Africa. Per me questa è la zona più bella di Creta, montagne rocciose e terra rossa rovente, ma a tratti brulla, mille tonalità di verde e giallo e anche arancio che si scontrano con mare e cielo che paiono tutt'uno, un azzurro che acceca gli occhi, che pare immenso e sconfinato.

Anche se Creta è piccola la vastità di questo mare rende un'idea immensa oceanica, sembra che questo blu debba buttarsi addosso e inghiottirti e non vedi i limiti di questa sorta di deserto. Bellissime le strutture turistiche, dal piccolo hotel bianco al resort sempre nel rispetto della natura. Molto belle le piccole città di Paleochora e Plakias. Una spiaggia da incanto mozzafiato è la spiaggia di Triopetra, si chiama così per la presenza di tre grandi rocce ed è divisa in due parti, una cala minore e una distesa immensa ai piedi della montagna. L'acqua sembra di velluto vista dall'alto. Qui c'è un sole che spacca le pietre, a proposito, munitevi di cappelli e turbanti.

Anche a Pyrgos c'è una bella spiaggia e un paesino con un buon hotel, è tutto incantevole, ci si ferma uno o due giorni ma la gita prosegue. E via lungo la costiera tutta curve, si passa da paesini interni che sembrano rimasti fuori dal tempo. Si respirano tranquillità e silenzio. Anche in Puglia abbiamo paesini così e li chiamiamo i paesi dei vecchi, paesi perlopiù agricoli dove puoi vedere il vecchio contadino o la nonnina vestita di nero e fiori. Mi sintonizzo ovviamente su una radio locale che manda musica greca, l'atmosfera è prefetta e ricordo la me bambina che ascoltava, dall'altra parte del mare, le radio estere, albanesi, croate e greche, non so perché le cercavo ma amavo quelle sonorità e la melodia della lingua, che non capivo, anche solo parlata. Era musica anche quella. Qui indicazioni e insegne sono scritte in greco, italiano e russo, sembra strano ma Grecia e Russia sono legate da una antichissima amicizia, anche per la religione protestante diffusa per la maggiore in tutto il paese. Abbondano le piccole chiesette tipiche, bellissime!! Ma così se ne trovano anche da noi, soprattutto nel Salento.

Bellissimo mare a Sidonia e poi uno dei tanti borghi carini, Myrtos. E poi si comincia a scendere dai rilievi e si trovano centri cittadini più grandi e più organizzati per ogni eventuale esigenza come Lerapetra, Koutsouras, Makry Gialos di scogli e sabbia, Analipsi, tutte a misura di turista. Devo dirvi la verità, pur essendo un'amante del bello e delle comodità, io non amo molto i luoghi con il marchio turistico, quindi questo luogo, e forse la Grecia in generale (alla fine ve lo dirò), per quanto sia fantastico, a livello naturalistico supera perfino l'Italia, non è il luogo di cui io potrei innamorarmi. Sono una donna che ama il lusso ma quello esclusivo, quello che potresti trovare dove meno te l'aspetti, nelle terre dure e aspre, nei luoghi difficili e cattivi come il deserto ad esempio, quei luoghi difficili da raggiungere, spinosi, spartani, e difficili da amare, perciò solitamente solitari e per appassionati intenditori.

Non frequento il turismo di massa anche se il posto è splendido. Non trovo una storia (ma le solite storie di bottegucce, sagre e altre buffonate folkloristiche) e il chiasso, il rumore, disturbano il mio approccio spirituale con la terra che sto visitando. Il mare qui è di un'indescrivibile bellezza e questa natura, assurdamente, mi riporta a certe isole norvegesi, il mare sarà ghiacciato e impossibile, eppure è di un azzurro-verde, limpido come questo, identico e attorno vi son gli stessi cespugli gialli, soffici, spinosi, a far contrasto. Bizzarrie della natura. Divina tutta la costa fino ad arrivare a Zakros, un'oasi di paradiso. Se amate l'archeologia e mare da favola fermatevi a Petras, dove visitare i resti di un'antica città minoica, vicino c'è la moderna città di Sitia e una spiaggia molto suggestiva.

Siamo ritornati sulla costa nord dove continuano gli scenari solari, le case bianche e il mare azzurro. Dopo Mochlos, un delizioso borgo dove fermarsi a mangiare al Cafe Dimitris un buon riso e seppie, si continua sulle ondulate alture che tagliano gli interni ruvidi di roccia. Il lato nord è molto bello ma più turistico, se si cerca la tranquillità meglio il sud.

Commenti